Quale migliore modo di raccontare a dei giovani una opportunità dedicata a loro se non dalle parole stesse di coloro che l’hanno saputa cogliere e realizzare. Per questo lasciamo a loro la parola e a voi il gusto di leggerli…
Sono passati quasi tre anni dall’ inaugurazione della creazione del sentiero “Passeggiando tra la storia”, parteciparono circa trecento persone quel giorno. “Passeggiando tra la storia” è un progetto nato da un’idea, così come tanti altri progetti in tutto il mondo. Tutto nasce da un’idea. Mattia Genovese, un giorno mi chiamò e mi disse che aveva visto un bando nazionale pubblicato dall’ODV “La Goccia”, il bando “Si può fare”. Mi disse che era un bando aperto ai giovani tra i 16 e i 35 anni, non facenti parte di associazioni o organizzazioni e mi disse che leggendolo, ispirato dai video di “Fabriano storica”, che raccontavano la storia di alcuni monumenti nel quartiere di San Lorenzo, gli venne in mente un’ idea: desiderava realizzare un sentiero che potesse collegare quei monumenti e creare un accesso al fiume Giano, lungo il quale questi si trovavano, per poter dare nuova vita a quel luogo e renderlo disponibile alla cittadinanza. Mi sembrò ambiziosa come idea, d’altronde è da tempo che si parla nella nostra città di poter rendere accessibile il nostro fiume e se non era stato fatto fino adesso come potevano dei giovani realizzare quella che sembrava ormai essere un’ utopia? Eppure lo seguii, perché non fare noi un tentativo?
Chiamò poi altri amici tutti con varie competenze, dapprima sentì Simone Bevilacqua e Samuele Gjyzeli, allora laureandi in architettura. Insieme andammo a esplorare il luogo designato, guidati dai video di “Fabriano storica”, trovammo per prima la chiesa di San Lorenzo, sbirciammo dentro lo spioncino della porta, potendo vedere un scorcio di un affresco raffigurante la crocifissione. In seguito ci addentrammo tra i fitti rovi e gli alberi, alla ricerca di un albero secolare, facendo attenzione a non cadere lungo la ripida discesa, lo trovammo lì, davanti ai nostri occhi, bello e maestoso , dall’ altra sponda del fiume riuscimmo a intravedere quella che doveva essere la gualchiera dei Chiavelli. I rovi poi si fecero ancora più fitti, ma continuammo lo stesso e costeggiando il fiume, trovammo anche in stato di abbandono l’antico ponte di San Lorenzo e alzando lo sguardo riuscimmo a intravedere quella che sembrava essere una piccola foresta di bambù, con qualche altro passo tra i rovi, ci trovammo immersi in essa e dopo averla attraversata ci rendemmo conto di trovarci sotto il ponte della Canizza. Quello che avevamo visto in quei pochi metri ci fece pensare che qualcosa valeva pena fare, Simone e Samuele si aggiunsero con energia al progetto. Poi a Mattia venne in mente l’ idea di sentire altri amici che avrebbero potuto collaborare con noi. Chiamò Danilo Ciccolessi, appassionato di storia locale, che insieme alla sottoscritta, appassionata di botanica, si occupò della ricerca storica e botanica e David Caprari e David Ceka, allora laureandi in ingegneria informatica, che con entusiasmo si aggiunsero al progetto, per creare il sito internet di Passeggiando tra la storia ( www.passeggiandotralastoria.it ). Ci confrontammo tutti insieme, Mattia si occupò di tutta la parte burocratica e in seguito scrisse il progetto e lo inviò. Dopo qualche mese, Mattia ci riferì che fummo uno dei tre progetti a vincere il bando. 4700€ per creare il nostro progetto. Con grande emozione iniziammo i preparativi: Mattia chiese i permessi e comprammo il materiale, passammo l’ intera estate a fare i lavori su quello che sarebbe diventato il sentiero di “Passeggiando tra la storia”, i nostri due ingegneri informatici si occuparono della creazione del sito. Dei residenti delle case vicine vedendo il nostro via vai, spesso ci venivano a trovare e incuriositi chiedevano cosa stessimo facendo, raccontavamo loro del nostro progetto. In molti si mostrarono contenti e orgogliosi, qualcuno ci aiutò anche, fornendo qualche utensile, in molti condividevano con i noi i loro ricordi di quando erano bambini e venivano a giocare proprio lì e il rammarico che hanno provato negli anni vedendo il degrado di quel luogo. I volontari civici ci diedero una grande mano per ripulire l’ area dai rovi e togliere le piante secche. Un ragazzo che ai tempi aveva sedici anni passò qualche pomeriggio a lavorare con noi. Si creò in quei mesi un bel senso di comunità. Ci sembrò inoltre importante poter condividere questa bellezza con il resto della cittadinanza, quindi contattammo Nicola Teodori e Priscilla Mariani per condividere il nostro progetto suoi social e farlo conoscere alla nostra città e così diventammo nove giovani ragazzi che credevano in questo progetto. Finimmo di pulire il sentiero, di creare gli scalini, le panchine, i cartelli informativi, le staccionate per mettere in sicurezza il sentiero e di creare il nostro sito con tour virtuale di tutto il sentiero. In tanti ci seguirono sui social e in tanti si presentarono all’ inaugurazione del sentiero di passeggiando tra la storia. In questi tre anni abbiamo fatto molte visite guidate, abbiamo portato sul sentiero oltre cinquanta classi di studenti di tutti i gradi. Abbiamo collaborato con varie associazioni, locali e non. Il ponte di San Lorenzo è stato messo in sicurezza. Abbiamo dato la possibilità alla nostra comunità e ai turisti di poter passare del tempo piacevole immersi nella natura e nella storia della nostra città, accompagnati dal suono dello scorrere dell’ acqua del fiume Giano e dal canto degli uccelli.
Quando ne ho l’occasione ripercorro con piacere quel sentiero e insieme ad esso i ricordi della sua creazione. Ogni volta che lo percorro incontro qualcuno: c’è chi porta a spasso il cane, c’è una coppia di turisti, dei giovani amici che chiacchierano su una panchina, un bambino che insieme ai genitori fa merenda. A volte mi emoziono, perché penso al fatto che abbiamo trasformato un luogo dimenticato in un luogo vivo. È vivo perché oltre a tenere viva la memoria di quei monumenti e della loro storia, in quel luogo si creano nuovi ricordi ed esperienze per chi lo frequenta. E mi rendo conto che questo non sarebbe stato possibile se non avessimo creduto in quell’ idea. Tutto nasce da un’ idea. È vero, nulla avviene senza impegno e a volte anche con della fatica. Le idee non si realizzano da sole. Ma vale la pena crederci e tentare per lo meno di realizzarle, perché è così che si crea bellezza. E se non si hanno le competenze per realizzarle, si possono chiamare amici e conoscenti che le hanno. Questo vale sia se si hanno 14 o 16 anni sia se ne si hanno 70. Bisogna dare valore alle nostre idee e credere in esse per rendere il mondo un po’ più bello. (Martina Gasparrini – Passeggiando tra la storia )