L’assessore Viventi incontra le associazioni “Presto i bandi per centri famiglia e scuole per genitori”

incontro-associazioni_viventi-2-650x365“La visita di oggi al Centro servizi per la famiglia dell’Associazione La Goccia, del quale ho avuto modo di apprezzare l’impegno concreto e qualificato soprattutto nel settore dell’accoglienza dei minori in difficoltà, degli affidi e delle adozioni, offre una interessante occasione di incontro tra gli enti locali e alcune significative realtà del terzo settore di questo territorio”.

Lo ha dichiarato l’assessore ai servizi sociali Luigi Viventi, che questa mattina ha partecipato a un incontro con i responsabili della struttura, insieme con l’assessore comunale Servizi sociali Narciso Ricotta, l’assessore provinciale Leonardo Lippi, il direttore dell’Ambito Territoriale 16 di San Ginesio Valerio Valeriani, il presidente della Consulta regionale per la famiglia Andrea Marinozzi ed i rappresentanti di numerose associazioni territoriali del terzo settore.

 “In un periodo di crisi come quello che stiamo attraversando – ha detto Viventi – reputo decisamente positiva qualsiasi esperienza che metta in campo il massimo delle sinergie tra i soggetti che a vario titolo sono attivi in una determinata realtà e mi sembra che il territorio maceratese dia buona testimonianza di questo stile. Fare sistema oggi è un valore aggiunto irrinunciabile: non è possibile concentrarsi sugli individualismi e sui particolarismi perché ciò significa disperdere risorse preziose. Le politiche per il sostegno della famiglia ci hanno riunito questa mattina attorno allo stesso tavolo. Accanto a provvedimenti strutturali di carattere generale, inoltre, la Regione intende sostenere le politiche familiari anche con interventi molto specifici. Usciranno a breve, dunque, i bandi per il finanziamento dei centri famiglia (5.000 euro per ognuno dei 23 ambiti sociali) e delle scuole per genitori per oltre 150 corsi (1000 euro a corso). “Anche in questo caso – ha aggiunto l’assessore – vogliamo privilegiare i progetti più incisivi e radicati sul territorio e per questo abbiamo elaborato, in collaborazione con la Consulta regionale per la famiglia, una serie di criteri più concreti rispetto al passato”.

Paolo Carassai presidente dell’associazione La Goccia ha evidenziato l’esigenza di porre la famiglia al centro delle politiche sociali, attraverso interventi mirati, stabili e qualitativamente verificabili, atti a garantire formazione, sostegno ed accompagnamento.

incontro-associazioni_viventi-1-450x253Mario Sperandini, presidente dell’Anffas ha sottolineato la necessità che la politica recuperi un rapporto di ascolto e di reale coinvolgimento nelle problematiche superando quel limite dell’indisponibilità finanziaria, perché non sempre è l’unico o il vero ostacolo da superare. La cooperativa Meridiana attraverso il suo presidente Giuseppe Spernanzoni esprime la crescente difficoltà di coniugare i progetti di inserimento lavorativo e sociale con le carenze finanziarie; è necessario pertanto che le istituzioni favoriscano forme di collaborazione territoriale tra le varie cooperative. Giuseppe Bommarito, presidente della Onlus “Con Nicola oltre il muro dell’indifferenza” esprime la necessità di rivedere i criteri di inserimento in comunità che privilegino la qualità dei servizi offerti e dell’accompagnamento a prescindere dalla territorialità delle stesse soprattutto quando questo può determinare anche un minore esborso economico; in questo modo si possono creare anche le premesse per un minor ricorso alle terapie alternative farmacologiche. Per Giuliano Centioni, presidente dell’Asp Ircr di Macerata non si può perseguire l’efficienza basandosi esclusivamente sulla competitività economica tra pubblico e privato; al pubblico spetta comunque il compito di programmare e pianificare le modalità di intervento, avendo ad obiettivo il miglioramento dell’utilizzo delle strutture presenti sul territorio. La cooperativa sociale La Gomena, per voce del suo presidente Stefano Leoperdi riafferma il bisogno di creare una buona politica nella gestione dei servizi evitando meccanismi di concorrenza nel privato sociale a vantaggio della condivisione delle competenze maturate. Il dottor Valeriani coordinatore dell’ATS 16 di San Ginesio e dell’ATS 17 di Camerino individua l’esigenza di partire dal territorio ad esempio attuando norme già esistenti con l’intento di intercettare le situazioni difficili all’esordio per evitare che sfocino in vere e proprie emergenze dagli impatti più consistenti sia in termini sociali che economici. Inoltre ha sottolineato come sia necessario dare priorità alle aree più critiche (conflitto minori, disagio adolescenza e mediazione familiare): il privato sociale in questo può coadiuvare i consultori familiari che sempre più spogli di personale e risorse oggi possono affrontare a malapena solo le emergenze. La valenza del mettersi in rete è fondamentale anche per Narciso Ricotta, assessore ai Servizi Sociali del Comune di Macerata perché evita dispersione di risorse ed energie, il luogo della rete non può che essere l’Ambito Territoriale Sociale nel quale concertazione, progettazione e realizzazione vanno inevitabilmente condivise con il terzo settore.

incontro-associazioni_viventi-3-450x253Salvaguardare la competenza e la volontarietà dell’associazioni del nostro territorio è uno dei principali obiettivi evidenziati da Leonardo Lippi, assessore provinciale alle politiche sociali e alla famiglia; solo in questo modo potremo arginare la diffusione crescente del disagio e salvaguardare la tenuta della famiglia. L’agire sulla prevenzione è l’unica risposta possibile al dilagare del disagio e delle emergenze nel tessuto del nostro territorio.

(Cronache Maceratesi)