Genere: Commedia
Regia: Sean Anders
Attori:Mark Wahlberg, Rose Byrne, Isabela Moner, Octavia Spencer, Eve Harlow, Tig Notaro, Iliza Shlesinger, Gary Weeks, Julie Hagerty
Paese: USA
Durata: 108 min
Instant Family è un film del 2018 diretto e scritto da Sean Anders dove al centro c’è Il mondo delle adozioni in chiave satirica.
Gli sposi Pete ed Ellie Wagner derisi dai parenti che pensano che non avranno mai figli, iniziano a considerare l’opzione dell’adozione. I due s’iscrivono quindi a un corso per genitori adottivi, dove vengono consigliati e guidati da due assistenti sociali, Karen e Sharon.
Le coppie candidate vengono poi portate a un evento, dove hanno la possibilità d’incontrare gli orfani.
Inizialmente, Pete ed Ellie desiderano un bambino piccolo da poter crescere, ma poi capitano nell’area dedicata agli adolescenti, dove incontrano la quindicenne Lizzy: la ragazzina li accoglie affermando che nessuno mai vorrebbe adottarla. Colpiti dal suo comportamento, Pete ed Ellie chiedono informazioni a Karen e Sharon: le assistenti sociali informano la coppia che la madre di Lizzy è una tossicodipendente attualmente in prigione, che ha dato fuoco alla casa per aver lasciato la pipa del crack accesa. I due scoprono che la ragazzina ha due fratelli più piccoli, Juan di dieci anni e Lita di sei. Anche se questa sembra una sfida troppo grande, Pete ed Ellie decidono d’incontrare i fratelli e iniziano a maturare l’idea di adottarli tutti e tre.
La coppia passa il giorno del Ringraziamento con la famiglia di Ellie, durante il quale annuncia l’intenzione di adottare i bambini. Quando però i parenti mostrano sollievo, dichiarando che nessuno credeva davvero che ce la potessero fare, la donna si mostra risentita, ma si convince ancor di più che lei e Pete sapranno diventare dei buoni genitori.
Lizzy, Juan e Lita iniziano a vivere con i Wagner. Anche se inizialmente sembra che tutto fili liscio, non ci vuole molto perché le cose diventino complicate. Lita rifiuta di mangiare qualsiasi cosa tranne le patatine, Juan reagisce male di fronte a ogni difficoltà e Lizzy si mostra poco disponibile nei confronti dei nuovi genitori. La ragazzina sembra avercela soprattutto con Ellie, che incolpa di aver cercato di sostituire la sua vera madre. Riusciranno Pete ed Ellie a risolvere i problemi con i loro figli e a diventare una famiglia unita?
Sean Anders – autore di commedie sulle dinamiche famigliari – ha la capacità non scontata di non banalizzare gli argomenti di cui parla solo per far ridere. Questo film, basato sull’esperienza del regista come genitore affidatario, prova a parlare dei problemi concreti – e a volte comici – in cui si imbatte una coppia piena di buone intenzioni che si ritrova a fare le veci dei genitori di tre fratelli che, come molti ospiti delle case famiglia, ne hanno viste di tutti i colori.
C’è un sentimento sincero alla base del film e si vede che gli attori sono coinvolti anche col cuore nel soggetto. Per quanto però gli autori si sforzino di evidenziare i momenti seri e le grandi difficoltà insite in una scelta del genere, mettendo sulla bilancia divertimento e commozione, il piatto pende dal lato di quest’ultima.
Quella di Instant Family è dopo tutto solo una storia di successo, edificante e a lieto fine, in cui i buoni sono in questo caso dei bianchi wasp e benestanti, un po’ isterici ma in fondo simpatici, per cui il pubblico è spinto a fare il tifo. Nonostante la sincerità dell’ispirazione, l’impressione è quella di un’eccessiva semplificazione, derivata proprio dalla scelta della commedia, applicata a un argomento tanto doloroso e complesso.