Inaugurati i nuovi spazi della Goccia onlus. Accolte famiglie di sfollati.

La famiglia, come sostenerla, come preservarla. E soprattutto come garantire una “giustizia sociale” che abbia come punto di riferimento la persona. Argomenti di cui si è parlato ampiamente, ieri, in occasione dell’inaugurazione della nuova sede dell’associazione La Goccia onlus, in via Pirandello 29 (zona Collevario) a Macerata. Non poteva essere diversamente visto che l’associazione è attiva nell’ambito degli affidi familiari (13 attualmente) e che i suoi locali stanno ospitando in questo periodo famiglie rimaste senza casa a causa del terremoto. Il confronto, organizzato per l’occasione, ha offerto molti spunti grazie alla presenza numerosa di interlocutori istituzionali, così come difficilmente capita. Segno che la materia trova ampio interesse. Presenti due assessori regionali, Loretta Bravi e Angelo Sciapichetti, il consigliere regionale Luca Marconi (già assessore alla famiglia), il sindaco Romano Carancini affiancato da gran parte della sua giunta, referenti di associazioni di volontariato e del sociale cittadino, il presidente dell’associazione La Goccia onlus, Paolo Carassai e il vice Andrea Marinozzi, presidente della Consulta regionale per la famiglia.

Il vescovo, mons. Nazzareno Marconi ha fatto da apripista ad un dialogo che ha toccato vari aspetti, partendo dalla necessità di fare rete per ricreare la comunità che gli eventi sismici hanno minato, al bisogno di ascolto per far fronte ai problemi passando per una sanità più rispondente al territorio, al sostegno di un volontariato che è straordinariamente presente. Il sasso è stato lanciato, ora bisognerà cercare di passare dalle parole ai fatti.

La Goccia onlus ha presentato una realtà ben strutturata e presente nel territorio, nella sua nuova collocazione a Macerata (per il Gruppo Famiglie Agorà di Potenza Picena sarà Paola Montemarani insieme al marito Alberto a guidare la rete di famiglie per l’accoglienza).

L’associazione ha riaperto questi spazi di accoglienza e di ospitalità, sistemati con cura e a disposizione per tutte le situazioni di svantaggio. Nei vari locali sono stati ricavati 16 posti letto che in questo periodo vengono occupati per circa la metà, da famiglie che hanno la propria abitazione inagibile. Alle camere sono abbinati tutti i servizi che permettono a chi ne usufruisce di essere autonomo. La Goccia onlus, in questa sede, continua anche la sua attività con due reti di famiglie che condividono l’esperienza dell’affido familiare e con lo sportello informativo per sostenere le famiglie che vogliono aprirsi ad adozioni internazionali.

(fonte: http://www.emmausonline.it/)