COSA SIGNIFICA DIVENTARE FAMIGLIA AFFIDATARIA?

Qual è il percorso per diventare affidatari?

Le persone (coppie o singoli) interessate a conoscere l’affidamento si possono rivolgere al Servizio Sociale di territorio o alle Associazioni di volontariato che si occupano d’affido per avere le prime informazioni.

Chi decide di dare la propria disponibilità all’affidamento si rivolge al Servizio Sociale del territorio di competenza per l’avvio delle procedure necessarie.

Si intraprenderà così un percorso di conoscenza e di scambio di cui saranno protagonisti la futura famiglia affidataria e gli operatori dei servizi, e che ha come finalità quella di acquisire maggiore consapevolezza sulla possibilità di essere una risorsa per il territorio diventando famiglia affidataria.

Le famiglie disponibili possono rivolgersi ad associazioni familiari?

Le famiglie possono rivolgersi anche alle associazioni che si occupano di affidamento per ricevere informazioni, sostegno ed accompagnamento nel percorso verso e nella durata intera dell’affidamento.

Inoltre è possibile all’interno di tali associazioni scambiare le proprie impressioni e confrontarsi con altre famiglie che vivono o hanno vissuto la quotidianità dell’affido.

Ai sensi della legge le famiglie possono indicare ai servizi sociali se vogliono essere seguite nel corso dell’affido da una particolare associazione.

Durante l’affidamento familiare quali sono i compiti principali degli affidatari?

Ai sensi della legge, durante il periodo di affidamento la famiglia affidataria si impegna:

  • ad accogliere presso di sé il minore;
  • a provvedere alla sua cura, al suo mantenimento, alla sua educazione e istruzione assumendo le necessarie attenzioni psicologiche, affettive e materiali;
  • a garantire il rispetto della storia del minore, delle sue relazioni significative, dei suoi affetti e della sua identità culturale, sociale e religiosa;
  • ad assicurare la massima riservatezza circa la situazione del minore e della sua famiglia d’origine;
  • a curare e mantenere i rapporti con la famiglia di origine e con tutti gli altri soggetti coinvolti, agevolando il rientro del minore nella propria famiglia, secondo le indicazioni contenute nel progetto di affidamento;
  • a partecipare agli incontri di verifica sull’affidamento predisposti nel tempo dai servizi, secondo le modalità e le scadenze specificate nel progetto;
  • a partecipare alle attività di sostegno e formazione svolte dal Servizio Affido Familiare, al fine di promuovere occasioni di confronto e discussione sulle esperienze di affidamento e di promozione di una cultura dell’infanzia per realizzare i progetti di protezione e tutela del minore.

Durante l’affidamento quali sono i compiti della famiglia di origine?

Ai sensi della legge durante il periodo di affidamento la famiglia d’origine del minore si impegna a:

  • mantenere validi rapporti con il minore;
  • mantenere validi rapporti con i servizi;
  • partecipare agli interventi volti a risolvere i problemi che hanno posto la necessità dell’affidamento;
  • collaborare attivamente alla realizzazione dell’affidamento finalizzato al rientro del minore nel proprio ambiente di vita, rispettando accordi e indicazioni previste nel progetto. 

Qual è il ruolo dei Servizi Sociali?

Nello specifico i Servizi Sociali territoriali preposti hanno il compito di:

  • svolgere funzioni di promozione nella comunità locale, contribuendo a creare una cultura dell’affidamento familiare anche attraverso iniziative di sensibilizzazione e pubblicizzazione;
  • accogliere e predisporre la conoscenza delle persone che si avvicinano all’affidamento attraverso percorsi di informazione, formazione individuale e/o di gruppo riguardo agli aspetti giuridici, sociali e psicologici dell’intervento;
  • sostenere e seguire le famiglie affidatarie prima e durante l’affido, condividendo con gli operatori continui momenti di verifica;
  • contribuire a formulare e realizzare il progetto di affido mirato del quale sono responsabili;
  • costruire, gestire e aggiornare la banca dati delle famiglie, nonché la banca dati delle richieste relative all’affidamento;
  • definire per gli operatori spazi per l’autoformazione, la riflessione, l’approfondimento delle esperienze in atto e della metodologia di lavoro.